Amen.
Selvaggi su Marte.
giovedì 16 settembre 2010
giovedì 9 settembre 2010
Eppur non si muove. II
Eppur si muove.
martedì 5 gennaio 2010
Io l'ho sempre detto che Mollica non ci capisce un cazzo.
FIL DI RETE
Vincenzo Mollica ha proposto un'ampia antologia di Stasera pago io, corredata da un'intervista a Fiorello: Fiorello secondo Fiorello (Raiuno, Speciale Tg1, domenica, ore 23.15). Da registrare subito una battuta memorabile. Dello show di Raiuno, sono state fatte tre edizioni, ma la Rai, tra tagli e frattaglie, lo ha replicato un numero infinito di volte. Dapprima Fiorello ha finto di lamentarsene, per poi ammettere che se un programma viene continuamente replicato significa che funziona: «Meglio essere celebrati che decelebrati». Il conduttore Rai Vincenzo Mollica
Vedere e ascoltare Fiorello è sempre un piacere: anche in un'intervista abbastanza convenzionale, viene fuori la sua unicità, il suo talento. Che consiste nel trattare le cose normali con uno stato d'animo diverso e, soprattutto, nel saper trasmettere allo spettatore questa nuova disposizione. A Mollica abbiamo rimproverato l'attitudine a gridare sempre al capolavoro, qualunque artista presenti. Possibile che per un Povia si debbano usare gli stessi aggettivi usati per Paolo Conte? Possibile che l'iperbole sia il solo metro di valutazione e ogni suo ospite debba essere avvolto in un giulebbe di elogi, di esagerazioni, di panegirici?
Fiorello ha finalmente svelato la vera e più simpatica natura di Mollica: è una spalla comica di rara efficacia. Glene va dato atto. E quando non si vergogna di questo ruolo, dà il meglio di sé, con garbo, preparazione e ironia. Non così il suo collega Marco Frittella che, a una divertita elucubrazione sul significato del nome Billy (la rubrica di libri che conduce la domenica), ha risposto in video con acrimonia e scarsissimo senso dell'umorismo. Bisogna capirlo: era notista politico (si diceva, ai tempi, di stretta osservanza prodiana; ora non si sa) ed è stato retrocesso a divulgatore di scaffali di librerie. Come direbbe Fiorello, è stato «decelebrato».
Aldo Grasso
05 gennaio 2010
martedì 13 ottobre 2009
Eternity is eternal?
mercoledì 15 luglio 2009
Estate: Tempo di letture.
Io: Ho solo detto che la musica è un'arte scomparsa alla fine dell'Ottocento, la pittura è finita poco dopo e che la poesia non è ancora nata, sarà possibile solo quando l'uomo sarà sparito dalla faccia della Terra. Credo che la poesia sia allergica all'uomo.
D.D.: Che cosa pensa del cinema?
Io: Se il cinema è la settima arte, il mio uccello è la nona.
Ha un margine stretto come il culo di colibrì.
Luci e paccotaglia per abbindolare fottuti esseri senza immaginazione.
D.D.: Ha mai pensato di entrare in Politica?
Io: Lo faccio tutte le mattine e poi cerco di pulirmi il meglio possibile.
D.D.: Che cosa pensa di personalità del suo paese come Gabriel Garcià Marquez e Fernando Botero?
Io: Niente
D.D.: Non puo' negare che siano stelle del firmamento internazionale.
Io: Quella gente mi ricorda i lampioni della strada in cui sono nato. Erano bruciati da secoli e nessuno si preuccupava di aggiustarli, dopotutto quando ancora funzionavano non servivavano a un cazzo."
AMEN.